Skip to main content

Posts

Showing posts from March, 2018

Siamo Tutti Come Marcovaldo

Marcovaldo sempre aveva le idee che non funzionano. All'inizio, pensava che le sue idee sono rivoluzionarie e intelligenti. Questo mi ricorda da quando ero piccola. Ho visto un episodio di I Love Lucy in cui Lucy schiaccia uva per fare vino. Ho pensato che sarebbe stata una buona idea fare lo stesso con i lamponi. Ho raccolto tutti i lamponi e le more che ho trovato e li ho messi nella piscina per i bambini della mia famiglia con un po 'd'acqua e li ho calpestato. Ho rovinato i miei nuovi jeans e ho macchiato i miei piedi e la piscina. Era un gran casino e, scioccante, non avevo vino. Mia madre non era felice quando arrivò a casa. Quando è stato un momento in cui hai una buona idea che non ha funzionato, come Marcovaldo (e me)?

Vespe e gente

Nei racconti che abbiamo letto finora la gente non ha una grande presenza. Lo spazzino Amadigi ha dato a Marcolvaldo un po' di competizione per i fungi e i due si guardavano in cagnesco in ospedale alla fine. La folla ha raccolto i funghi insieme e qualcuno ha proposto un pranzo comunale, ma non e` successo. Pero` la gente non era indispensabile per la trama. In "La cura delle vespe" senza il vecchietto -- un tipo di amico di Marcolvaldo -- non ci sarebbe stato l'idea di curare i dolori reumatici con il veleno di api (o di vespe). E senza i clienti (curati ironicamente dalle vespe!) non ci sarebbe la fine tragica-buffa. Che cosa pensate ai rapporti tra Marcovaldo e la gente intorno da lui?

Marcovaldo ed i progetti falliti

Quando leggiamo le novelle di Marcovaldo, notiamo spesso il fallimento di ogni suo progetto.  Non importa se cerca di mangiare qualche fungo con dei vicini, o di intrappolare i piccione:  come se fossero governati da una legge cosmica, le sue idee vanno sempre alla frutta.  Il che suggerisce un aspetto centrale della commedia come genere letterario, quello della stabilita' dell'ordine sociale.  La citta' non e', per Calvino, il luogo di communitas, ne' di quel coinvolgimento uomo-natura per cui si definisce la vita del contadino.  E non puo' cambiare questa realta' senza una rivoluzione nella natura dello spazio civile, nella quale Marcovaldo non e' per niente in grado di trovarsi che a disagio. Da qui pare ovvia la conclusione:  per fare una commedia per i lettori, Calvino deve strutturare le novelle in modo tragico per il suo protagonista.  E per la maggior parte, noi lettori l'accettiamo.  Cio'e', non ci colpisce come un problema la delu